Forse è colpa della cultura della società in cui viviamo, costruita peraltro da noi. Tuttavia credo che a tutti sia balenato nella mente, prima o dopo, questo pensiero: “Voglio scappare”.
Ripartire da zero. Da se stessi. Al solo pronunciare queste frasi ci si sente quasi irradiati di armonia e spensieratezza. Alcuni desiderano fuggire dalla moglie, altre dal marito, spesso si tratta di un insieme complesso e complicato di cause che, in fondo, sono la nostra vita attuale.
Mollare tutto e partire. Uscire dalla follia del dover lavorare senza sosta, magari immersi in un lavoro che annoia, deprime, infastidisce. E la cosa incredibile è che di solito sopportiamo più volentieri di perdere sorriso e salute, rispetto a provare a cambiare.
Se in questo momento ti senti come in una gabbia soffocante, ti propongo una riflessione e una piccola guida che ti farà bene leggere.
La fantasia della fuga, quell’intenso “Voglio scappare!” compare nei pensieri di chi si trova davanti a un bivio, che lo riconosca o meno. Una vita frenetica stressante, problemi in famiglia, con i figli o con il partner, flirt o amanti difficili da gestire… cancellare tutto improvvisamente con un colpo di spugna e ricominciare sembra spesso la cosa più saggia da fare. O quantomeno l’azione più veloce per ritornare al benessere.
C’è un problema. O meglio, due. Il primo è che solitamente chi desidera ardentemente scappare, al contempo non vuole perdere ciò che ha. Una casa, le comodità, lo stipendio, l’affetto dei propri cari, ad esempio. La seconda problematica è che al desiderio di correre via, si accompagna la paura dell’ignoto, di ciò che ci aspetta.
Ho la soluzione. Sì, è valida per tutt’e due i casi.
Come spesso accade, cambiando il punto di vista cambia tutto. La tua vita non è palindroma e se la leggi al contrario non è la stessa cosa. Per cui ti sfido. Sostituisci la parola “scappare” con “andare verso”. Voglio andare verso… un migliore me, un nuovo impiego, una relazione che mi dia la tenerezza o la sicurezza che cerco, un luogo più caldo o più freddo, una metropoli o una cittadella di pescatori, un’abitazione che mi accolga la sera con calore…
Dopo aver cambiato gli addendi, il risultato cambia.
Per mettere a fuoco questa nuova idea, hai bisogno di pianificazione. “Voglio andare verso” comporta stabilire nero su bianco degli obiettivi.
Quindi: cosa vuoi veramente?
Se sai rispondere sai anche verso cosa ti muoverai nel prossimo futuro.
Scappare non è un moto a luogo, è, al contrario, la fuga da un pericolo. Che non necessariamente ti mette in salvo. È ciò che instancabilmente fa la gazzella per non farsi ghermire dal leone.
Ogni mattina.
Tu, a differenza sua, hai una scelta. E da questa comincia la tua nuova vita.
Impara a scegliere, a strutturare i passi necessari per raggiungere ciò che ti fa stare bene!