Perchè si festeggia Halloween?

Andiamo oltre al significato e scopriamo che valore può avere questo giorno per ognuno di noi!

Tempo di lettura

Sempre la solita storia. Si avvicina il 31 ottobre e piovono i cori di voci: “perché si festeggia Halloween?”, “Perché ci facciamo abbindolare da una festa di origine e significato anglosassone”?
Alcuni arrivano addirittura a dire che “ci stiamo facendo colonizzare”. Per un giorno su 365.

Ebbene sarò controcorrente. Assolutamente voce fuori dal coro.
In primo luogo perché quello della presunta colonizzazione è un argomento politico e storico, che non riguarda, ahimè, le sole festività (ma basi militari, accordi internazionali, etc.). Inoltre a me piace Halloween, anche se non giro a decantare il classico “dolcetto o scherzetto?” (anche esso da non sottovalutare, nella sua ritualità).

Il giorno di Halloween lo vivo con un po’ di sana ironia e vitalità. Cosa mai può esserci di brutto nel mascherarsi e giocare insieme, tutti? Il gioco è un aspetto fondamentale della vita, che troppo frequentemente gli adulti lasciano solamente ai bambini. Genitori e non: riappropriatevi del divertimento, perché è il modo per essere se stessi, per liberare pienamente la propria emotività, spesso incontrandosi con altre persone, creando relazioni e evolvendo la sfera delle esperienze.
Il gioco come scoperta, il gioco è scoprirsi e scoprire!
Se i giochi per i piccoli sono la cosa più seria al mondo, perché mai i “grandi” dovrebbero ritenerli attimi da confinare in un angolo remoto della mente, tra i ricordi sbiaditi?

“L’uomo è veramente uomo soltanto quando gioca”, scriveva Friedrich Schiller, e allora… giochiamo!
Quello di Halloween è un raffinato festival delle maschere, del travestimento, del sentirsi altro rispetto alla quotidianità, scoprendo a volte qualcosa di nuovo sugli altri e su noi stessi.

Tuttavia, se fosse “solo” questo, Halloween potrebbe essere festeggiato in una data casuale, ed invece è stato scelto quel giorno identificato dalla civiltà celtica con la conclusione dell’estate. Halloween segna un momento di cesura, di passaggio da un periodo radioso (estivo), ad uno più incerto, che per non aver troppa paura, deve essere esorcizzato.
È un esorcismo collettivo delle difficoltà, collegatosi nei secoli alla morte, al saper lasciare andare.

“Lasciare significa: lasciare che per un po’ le cose seguano il loro corso, che si muovano liberamente senza il nostro intervento, finché la direzione del loro movimento non si mostri spontaneamente.” Bert Hellinger

La perdita, l’ultimo traguardo, fa parte di qualsiasi ciclo, non esiste esclusivamente la mortalità di un percorso, ma anche il termine delle cose, di una relazione, dei rapporti di lavoro. Ed è un lato del mio essere coach quello anche di aiutare a seguire il corso dell’acqua, per non esserne inutilmente travolti, imparando a fare tesoro, con il sorriso, delle nuove opportunità.

Immaginatevi come su di una canoa, il muoversi delle acque non è altro che un progredire, un continuare a svelarsi del viaggio, con una nuova tappa. La mancanza e l’assenza possono certamente rivelarsi dolorose, e talvolta abbiamo bisogno di tempo per elaborarle, ma è naturalmente insito in noi l’istinto del proseguire, evolvendosi, valorizzando punti di forza alternativi.

Quindi, perché si festeggia Halloween?
Per ritrovare la capacità di sorridere, per raccontarsi in forme originali all’altro, per comprendere la nostra necessità di cambiamento e accettare l’idea che non possiamo avere il controllo su tutto.

Per lasciare andare, unico modo per fare posto a nuove opportunità.
Prendiamoci un po’ gioco di noi stessi, almeno una volta l’anno.









Torna al Blog
Business Coaching PNL Crescita Personale

Contattami

Parlami di te o del tuo progetto, ti risponderò velocemente e inizieremo il percorso per raggiungere i tuoi obiettivi

Ho letto l'Informativa sulla Privacy ed autorizzo il trattamento dei dati personali    

La tua nuova opportunità è a solo pochi minuti da qui, inviami una mail e cominciamo subito