Team working

Basta riempirsi la bocca di “team working”, scopriamo insieme il vero significato della parola.

Tempo di lettura

Tra le competenze spesso richieste negli annunci di lavoro vediamo “team working”, capacità di lavorare in gruppo. Questa semplicistica traduzione della parola inglese, secondo me non raggiunge il vero significato dell’espressione. Ecco perché desidero partire dalle parole, che, come amo ripetere, sono importanti.


Cosa vuol dire “team working”?

Preferirei tradurre questo termine con un altro, forse il più vicino in italiano, che è “gioco di squadra”. In questo modo di dire emergono tutte le chiavi del successo di un’azienda. Perché il “team working” è in grado di massimizzare i risultati ottimizzando gli sforzi.


Qual è la forza di un gruppo?

Perché tutti desiderano che tu faccia parte di un team? 

Il motivo è molto semplice. Hai mai visto nei documentari un banco di pesci stare insieme, uniti nei movimenti, davanti ai predatori? È incredibile come, sottoposti a uno stesso stimolo, si associno fino a formare “bait ball” che riesce a disorientare o addirittura spaventare il predatore. Quante chance di sopravvivenza avrebbe un pesce da solo? Praticamente nulle, mentre il “team” potrebbe vincere la sfida.

Traslando la metafora a noi esseri umani, se il singolo avverte dentro di sé una forte appartenenza alla “squadra”, sarà sempre stimolato da essa a dare il massimo, superando barriere che, singolarmente, non avrebbe nemmeno pensato di affrontare.


Già da questo ti sarai reso conto di come esistano delle caratteristiche ben decifrabili che fanno sì che una persona si riconosca in un gruppo e che rappresentano la base stessa del team working.

La prima è certamente la sensazione comune di appartenere alla medesima community. Questa, nel mondo del business, si crea solamente in presenza di obiettivi associati al brand, ben comunicati dalla dirigenza ai dipendenti, e condivisi.

Come obiettivo intendo qualcosa di diverso dall’aumentare il fatturato o il parco clienti, più un valore come, ad esempio, “rendere il pianeta più verde”, “dare agli utenti il senso intimo di famiglia”, “migliorare la comunicazione tra le persone” e così via.


In secondo luogo, proprio come in una selezione di un qualsiasi sport “di squadra”, esistono dei ruoli e ogni ruolo è complementare all’altro.

Ovvero: in una buona strategia di team working ognuno ricopre una posizione ben chiara e distinguibile e l’apporto di tutti è considerato specifico e basilare per la riuscita dell’impresa. Fattore che implica la capacità del leader di delegare compiti e task, ripartendoli per competenze e abilità.


Diretta conseguenza è che è necessario cooperare. Dare agli altri voce, ascoltare e fare le dovute considerazioni. Fare brain storming e mettersi in discussione, quindi, ma anche sapersi assumere rischi. Anche questo è fondamentale, i risultati di un gruppo sono tali solo se a essere condivise sono sia le vittorie che le sconfitte. Sapere che da una azione singola dipende tutto il team comporta sia il sentirsi investiti di una maggiore responsabilità, ma anche una lieve propensione al rischio.


Certo ogni azione deve essere guidata dalle regole prestabilite: la regola serve esattamente a confermare dei punti di riferimento, l’area entro la quale ci si può muovere.

Rispetto del prossimo e onestà sono anch’essi collanti fondamentali per raggiungere un traguardo, ovviamente. Ed essere sinceri significa anche saper dire in maniera corretta ciò che si sente emotivamente, anche se questo porterà a un contrasto. Esatto, i contrasti sono utili alla crescita di un team!


Si fa presto a dire “lavorare in gruppo”, ma talvolta è molto difficile creare coesione, empatia, sostegno reciproco, in una parola, “relazione” tra gli appartenenti alla stessa squadra.

E infatti è un progetto che richiede un professionista, un coach, che studi una strategia su misura, fatta di ascolto e azione (leggasi team building e altri strumenti), che faccia emergere i dissapori e con essi la leadership e i “perché” fondanti di un gruppo, i valori comuni da difendere e fare propri.


Michale Jordan diceva: “Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l'intelligenza che si vincono i campionati”. 

Vuoi che io faccia parte della tua squadra? 

Per formare manager, per creare un gruppo solido pronto a conquistare nuovi traguardi, per verificare i ruoli e le regole ed incrementare efficacia aziendale e produttività, contattami e insieme costruiremo la strategia più performante!










Torna al Blog
Business Coaching PNL Crescita Personale

Contattami

Parlami di te o del tuo progetto, ti risponderò velocemente e inizieremo il percorso per raggiungere i tuoi obiettivi

Ho letto l'Informativa sulla Privacy ed autorizzo il trattamento dei dati personali    

La tua nuova opportunità è a solo pochi minuti da qui, inviami una mail e cominciamo subito