Il tempo per se stessi

Il tempo per se stessi, come ritrovare e prendersi del tempo per se stessi.

Tempo di lettura

“Tempo, comunque vadano le cose lui passa…” - Lorenzo Cherubini
Il tempo per se stessi, quasi un miraggio ai giorni nostri, tanto che ci chiediamo come ritrovare se stessi e riuscire a prendersi del tempo da dedicarci.
Tempo da dedicare al nostro benessere, alla cura di tutto ciò che ci fa stare bene e che riesce a sottolineare il ruolo che ci siamo scelti nella vita.

Al termine di questo articolo troverai una sorpresa per te.

Al centro della riflessione sono spesso due temi: il lavoro e la famiglia.
Che il primo tenda a soffocarci, a richiedere molte più ore di quelle che vorremmo dedicargli è cosa nota. Se, ad esempio, sei un libero professionista sai quanto sia difficile “staccare la spina” e focalizzarti su altri topics. Ti voglio svelare un piccolo segreto: il semplice “fare altro” consente al tuo cervello di sfruttare aree diversificate, di rilassarsi e fermare i pensieri stressanti che, invece, lo aggrediscono. Quando tornerai all’opera sarai più fresco e produttivo.

Tuttavia non è facile dimenticarsi della propria occupazione, in un attimo ci ritroviamo a leggere mail o pdf anche in quel tempo “per se stessi”, che dovremmo ritrovare.
C’è un trucco per uscire da questa impasse ed è: fissare programmi alternativi per quelle ore che abbiamo deciso di vivere esperienze “differenti” rispetto alla nostra posizione lavorativa.
Una sessione di palestra alle 18,00, una cena tra amici, una prima visione al cinema, andare a riprendere il figlio/figli dalla piscina.

Ho per caso parlato di un figlio? So che anche lui richiede tempo, ma hai mai guardato la questione dal suo punto di vista?
Il tuo bambino ha il tempo della sua infanzia? Oppure è troppo impegnato tra scuola, calcio, pianoforte, danza, compleanni e compiti da non avere le ore necessarie a giocare, a trovare la sua dimensione, a conoscersi? Quanto è gravoso l’impegno che gli viene chiesto ogni giorno?
E, allo stesso tempo, mamma e papà possono prendersi del tempo per se stessi?

Anche questo è un capitolo spinoso da analizzare, accade che nelle famiglie manchi il tempo per assumere i propri ruoli o per staccarsene un po’. La mamma deve ritrovare le occasioni di essere molto più che madre: amica, moglie, ciò che è in ambito lavorativo e di interessi. Deve avere la possibilità di coltivare ciò che la rende viva e la caratterizza.
In aiuto purtroppo non c’è un programma statale, previsto al contrario in alcuni paesi europei, e i nonni che devono sempre più sopperire alle esigenze carenze della società odierna! Anche loro hanno diritto al loro tempo, il diritto a godersi un tempo unico, a godersi la maturità dei propri bisogni!

Dall’altra parte il padre sovente rientra tardi a casa e non ha nemmeno i minuti necessari a conoscere meglio i bambini, giocando con loro. I pediatri mettono in guardia sui giochi intraprendenti nel dopocena dicendo che quello è il momento in cui i piccoli devono rilassarsi. E allora quando è possibile organizzare una vera avventura immaginaria padre-figlio?

In primo luogo è evidente il peso della flessibilità degli impegni lavorativi e dalla conseguente possibilità di organizzazione del tempo internamente alla famiglia. E’ altresì impegnativo in questo correre continuo, darsi il tempo di ascoltarci e capire di cosa abbiamo bisogno, cosa ci piace, cosa ci fa bene. Ma non solo!

Voglio darti un aiuto pratico da poter utilizzare già da adesso, facciamo questo semplice esercizio che è utile fare almeno una volta al mese:  

Trova un luogo tranquillo, protetto, dove puoi dedicare del tempo a te. Prendi carta e penna e dividi la pagina in tre colonne (come da foto):
nella prima colonna scrivi il titolo:

Cosa mi fa bene fare

Nella seconda colonna:

Quanto

Nella terza colonna:

Quando

A questo punto respira profondamente (se vuoi socchiudi gli occhi) ascoltati pensa alle cose che ti piace fare, ai valori che sono importanti per te, nella tua vita, oggi!

Poi trascrivili nella prima colonna (Es. vedere un film al cinema, leggere un bel libro, stare con i miei amici, viaggiare)

Nella seconda colonna in corrispondenza della cosa che hai scritto che ti piace fare, ora scrivi "Quando" la fai? (Es. il mercoledì, il martedi, ad agosto.)


Nella terza colonna di seguito scrivi "Quanto" la fai, con quale frequenza ? (Es. ogni settimana, ogni due o tre mesi, mai)

Bene, ora guarda il risultato, cosa vedi?
Quanto tempo dedichi a ciò che ti fa bene?
Ti senti soddisfatto della frequenza con cui realizzi ciò che ti piace?

Questo è un semplice esercizio che ci permette di rilevare a che punto siamo nella capacità di ascoltare e soddisfare i nostri bisogni e di come molti di voi inevitabilmente diranno:

Eh! Ma non ho il tempo! Ora non mi viene in mente niente! Non è così facile!


Alice: “Per quanto tempo è per sempre?
Bianconiglio: “A volte, solo un secondo”.
(Lewis Carrol)


Dare valore al nostro tempo, rende la nostra una vita di valore!

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Ci sono tanti strumenti efficaci che possiamo condividere!
Dedicarci e regalare tempo di qualità, si impara!









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